Sessualità

Sono fedele a questo autore, praticamente sconosciuto credo, da quando un articolo di Goffredo Fofi me lo ha segnalato un po' di anni fa. Mi piace il suo modo di scrivere, le frasi lunghe che sembrano sempre perdersi un po' per strada, e che non sono né realiste né troppo stilizzate. Mi piacciono i suoi personaggi, spesso tristi, capaci di grandi slanci e di grandi utopie. Qui la storia di un padre che cerca un figlio (e anche di più il suo passato), potrebbe sembrare banale. Non lo è perché il romanzo è costruito su tanti livelli diversi, con tante voci, scene che vengono dal passato o che parlano di paura, rimorsi, sbagli. E' affascinante,anche un po' contorto. Peccato per il titolo, fuorviante e per la copertina non bella.

Un libro strano: ho fatto molta fatica a iniziarlo, perché i vari personaggi alternano le loro voci e non è sempre facile capire chi sta parlando. Piano piano, però, sono entrato nella storia, e mi sono appassionato. Alla fine si resta un po' con un palmo di naso, perché ci si aspetta una conclusione - e la soluzione di molti misteri - e invece questo non succede. Però mi sembra che sia lo stile, la lingua raffinata (forse un po' troppo, qualche volta), a scavartidentro un'inquietudine che non scompare una volta chiuso il libro. Per questo mi sembra di poter dire che mi è "misteriosamente" piaciuto.