La taverna del Doge Loredan

Nel romanzo "La taverna del Doge Loredan" troviamo avventura, fantastico, amore, passione, un erotismo talmente marcato da sfiorare la pornografia, mistero, magia, lettori che entrano nel romanzo, protagonisti che incontrano l'autore del romanzo, soggetti che condividono con naturalezza la loro esistenza con polemici propri doppi. Si potrebbe obiettare che si tratti di cose già viste e riviste. Si potrebbe rispondere, però, che si tratta in ogni caso di cose viste e riviste secondo l'ottica di Ongaro, che comunque dà al tutto una certa alea di originalità. Di cosa parla quest'opera? Il romanzo, in verità, una reale trama non l'ha. Si parte da un misterioso libro emerso dal passato sino ad arrivare a una fuga continua, in un'avventura che andrà a legare il destino di due uomini, Schultz e Jacob Flint, a un'unica e inafferrabile donna, Nina. Una fuga continua, in breve, da Londra a Venezia, sulle tracce di Nina, fino a quando passato e presente, realtà e finzione incroceranno le loro strade in maniera magica e stregata. Per lo stesso Ongaro, "La taverna del Doge Loredan" non sarebbe altro che un libro misterioso, di quelli che invogliano alla lettura, scoppiettanti, evocanti maschere e pugnali, colpi di spada, amori clandestini e sparatorie, una insegna gialla e rossa da taverna veneziana in copertina contro le mura Tudor di un pub inglese! Che dire?... Il romanzo è in sé bellissimo, scritto in modo semplice e lineare, con una punteggiatura volutamente "libera", ricco di colpi di scena, con echi maltesiani (solo chi ha letto "Corto Maltese" potrà intendere), dove la realtà finisce per confondersi nella irrealtà e viceversa. Un romanzo nel romanzo, insomma, fino al punto in cui, a mano a mano che si procede, i due romanzi finiranno per prendere un'unica sola strada incastrandosi tra loro senza soluzione di continuità... A me è piaciuto tanto, lo consiglio vivamente, non a tutti, però, ma solo a chi ha una mente apertissima, scevra da ogni sorta di preconcetto!

La tecnica a più livelli di scrittura di Ongaro è molto intrigante, consiglio questo libro per chi vuole una lettura fuori dagli schemi classici. Trama ben definita anche se i colpi di scena sono prevedibili ma non sono questi il fulcro del racconto. Voto 3/5

Un libro scoppiettante di invenzioni narrative, un romanzo nel romanzo e sull'arte di narrare, condito con humor e con esercizi di stile di alto livello. Mi ha rapito.