Via Castellana Bandiera

Un famiglia di un piccolo vicolo di Palermo è dominata dal padre padrone. Tutti si odiano, figli, figlie, nuore e vicini. Nell'occasione del passaggio di un’auto, il padre spinge la suocera a bloccarla. Essendo il vicolo troppo stretto, infatti, entrambi i mezzi non vogliono cedere il passo. Presto si capisce che dietro c’è la volontà del vecchio di farci su un giro di scommesse, ma alla fine la farsa si fa tragedia. Uno spaccato, a volte velleitario, di un piccolo mondo forse troppo caricaturale: le ragazze nell'auto sono lesbiche, ma non troppo, uno dei figli di notte va ad appuntamenti clandestini omosessuali, una figlia odia la nuora. Insomma, forse un po’ eccessivo. Anche l’uso alla Camilleri di parole in siciliano è un po’ eccessivo. Ma tutto sommato una lettura anche divertente, quindi sufficiente.

bel libro, completo nella descrizione di Palermo partendo da un singolo episodio.

Una storia intensa, che si sviluppa turbolenta seguendo un ritmo serrato che non dà tregua; una vicenda che cattura il lettore anche grazie a una lingua ricca, originale e forte, in cui quell'intrico indissolunbile di vitalità e immobilismo che è la Sicilia (ma anche l'Italia stessa) è sintetizzato in maniera geniale. L'aggressività della famiglia Calafiore strappa di continuo risate a denti stretti che trascinano la lettura, ma innescano anche riflessioni sui mali profondi del paese. Imperdibile.