Il Lord del brivido. Christopher Lee da Dracula a Lo Hobbit

Premessa doverosa: Christopher Lee è (stato) uno dei miei attori preferiti di sempre. Sapere che Fabio Giovannini ne ha scritto un nuovo libro mi ha “costretto” a leggerlo, a divorarlo, quasi. Stante che Giovannini è una garanzia, in operazioni del genere e in generale, quali sono i motivi per cui un appassionato dell'attore inglese dovrebbe voler leggere anche questo? Escludiamo il testo principale e le foto che lo corredano. Quantomeno dovremmo leggerlo per il capitolo sulle frasi pronunciate da Lee riguardo ai suoi colleghi attori e attrici, registi, case di produzione, mestiere dell'attore, vita e altro. Alcune di queste frasi, inedite, sono tratte proprio da interviste rilasciate all'autore. E poi, l'appendice: tutto quel che Lee ha fatto, dall'attore al doppiatore di videogiochi fino al cantante di heavy metal, verosimilmente lo troviamo là, compreso Theatre Macabre riedito di recente da Severin Films. Non manca un appassionante ricordo di The Wicker Man, forse la piú inquietante interpretazione dell'attore britannico.