Finché non cala il buio

C'è un indubbio pregio nella saga dei "Vampiri del sud" partorita da Charlaine Harris (e magnificamente trasporta in TV da Alan Ball e da una HBO in stato di grazia), ovvero quella di farci vivere tutte le vicende filtrate attraverso il punto di vista di Sookie, la cameriera telepate avvenente e solo all'apparenza svampita. La naturale simpatia che si prova per Sookie fa sì che anche le situazioni più scontate possano apparire, in un qualche modo, brillanti e, in definitiva, questo inizio di saga non ha troppi scossoni (nulli se si è fedeli spettatori di "True Blood"), ma il libro si lascia leggere con gradevolezza e scorrevolezza...a patto di stendere più di un occhio su frequenti refusi di stampa, presenti in modo piuttosto marcato lungo il volume.

Sbaglia chi lo paragona a Twilight, questa saga viene prima. Va presa la storia per quella che è, per l'ambientazione che le ha dato l'autrice. Ed è scorrevole, ben scritta ed originale. Se inizialmente si potrebbe pensare sia incentrata sull'amore tra la protagonista e l'affascinante vampiro, proseguendo la lettura con i successivi romanzi si vede che non è così. La protagonista assoluta è Sookie! Da questo punto di vista la Harris mi ricorda molto la Hamilton con Anita Blake.

Primo libro del ciclo di Sookie Stackhouse.I cinque punti parlano da soli: bellissimo! Naturalmente suggestiva l'ambientazione nella tipica Louisiana. Non vedo l'ora di trovare il secondo libro del ciclo!