Con due libri nella tasca. Vademecum per scrittori affamati e lettori esordienti

Un gioiellino. Stevenson ha lasciato diverse gustosissime pagine di saggistica in cui ci dischiude al contempo il suo universo di lettore e di scrittore/affabulatore. A dispetto di quanto il tono solo apparentemente svagato potrebbe lasciar intendere, i saggi sono assolutamente seri e testimoni dell'impegno e dell'estetica di questo geniale autore troppo a lungo trascurato dalla critica. Dalle ripetute manifestazioni d'affetto e ammirazione per Dumas, al fascino per le 1000 e una notte, fino a piu esplicite dichiarazioni di estetica sullo scopo ultimo del testo letterario, questi saggi mostrano la ponderata scelta stilistica di un grande scrittore, spesso misconosciuto e relegato ad un paio di titoli famosi. Interessantissima l'introduzione, che offre un'originale riflessione sul rapporto tra ars e ingenium, talento e lavorio continuo. Una riflessione, insomma, sul mestiere di scrittore, distinto dal dilettantismo.

E' una pubblicazione che offre spunti interessanti soprattutto a chi ama Stevenson. Ho trovato però del tutto fuori luogo, per non dire deliranti, gli "accenni" polemici nell'introduzione.