Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio

Un libro strano è un mix tra una piece teatrale, un giallo,una commedia, un dramma. Senza dubbio un romanzo "corale " dove i soggetti vengono descritti un po' come macchiette, spesso indulgendo troppo su stereotipi con i quali in Italia spesso si etichettano i napoletani, i romani,i milanesi, i bengalesi, i marocchini.Ogni capitoletto fa riferimento ad un personaggio ed al rapporto stabilito nel tempo con AMEDEO, protagonista principale, a seguito di un omicidio per il quale Amedeo è il maggior indiziato a causa della sua improvvisa scomparsa. Il capitolo successivo è il racconto in prima persona di Amedeo che descrive, valuta ed esprime opinione sul personaggio introdotto precedentemente.Il tutto è legato da'pensieri e commenti sull'integrazione , la tolleranza, il rispetto, del tutto condivisibili che portano il lettore a soffermarsi sull'argomento colpito da una bella frase ad effetto. il testo è breve. la lettura molto scorrevole ,il finale , con la soluzione dell'omicido, è troppo sintetico e veloce. Non mi ha entusiasmato ne deluso.Sufficiente

molto divertente ma che fa riflettere

Bel libro, sicuramente insolito, in cui l’autore dà voce alle diverse anime che animano la capitale, città ormai, soprattutto in alcune zone, apertamente cosmopolita, con tutto il buono e tutto il cattivo che ne consegue. I personaggi possono sembrare stereotipati, ma in realtà danno una buona voce alle incomprensioni che possono nascere quando si parla ma non si sta ad ascoltare. Anche la scrittura, per quanto inusuale, è molto piacevole.