Le due città

Libro molto intenso e avvincente. Ottima la scrittura di Dickens

Romanzo che tiene incollato il lettore alle sue pagine. Storia avvincente e mai banale. Il contesto storico in cui è ambientata la vicenda rende il tutto ancora più interessante.

Dopo aver affrontato con "Tempi difficili " il genere del "romanzo sociale " Dickens si confronta con il "romanzo storico ",come altri scrittori dell'Ottocento europeo,primo fra tutti Alessandro Manzoni. L'autore italiano ambienta il suo capolavoro nella Lombardia del Seicento, lo scrittore inglese sceglie la Londra e la Parigi del Settecento e della Rivoluzione francese. Ma sia Manzoni che Dickens sono d'accordo nel condannare le prepotenze e i soprusi dei ceti privilegiati nei confronti degli umili e,nello stesso tempo,la violenza di chi pretende di farsi giustizia da sé . Le pagine che descrivono la presa della Bastiglia ricordano quelle dedicate da Manzoni all'assalto ai forni:il ritmo incalzante della narrazione dà al lettore l'impressione di essere testimone ed osservatore diretto del famoso avvenimento. La sensazione è quella di assistere ad un film crudo e realistico,protagonista del quale è la sete di vendetta e di sangue che infiamma il popolo parigino e che Dickens,implicitamente, stigmatizza.