Il guerriero di Roma. Il re dei re

Se odiate l'antica Roma e gli antichi romani, questo libro è per voi, già nel primo capitolo di questa triste saga, si intravvedeva l'evidente antipatia dell'autore per tutto ciò che l'antica Roma ha rappresentato, in contrapposizione con l'eroismo, il coraggio, l'altruismo e tutto quello che di buono potete immaginare di Balista il barbaro del nord evidente alter ego dell'autore inglese. In questo secondo libro gli aspetti negativi dei romani rasentano il grottesco, indisciplinati, vigliacchi, incapaci, viscidi, traditori, corrotti, gretti, quando l'autore si sofferma a parlare di loro traspare una profonda mancanza di rispetto per il valore e la complessità che ha avuto questa civiltà, mi auguro vivamente che quest'autore che comunque sa a volte essere gradevole, si cimenti con altri periodi storici, magari riguardanti l'impero britannico dove sono certo otterrà migliori risultati. Ho letto tramite IBS quasi tutti gli autori di questo genere e questo Sidebottom non ha nulla a che vedere con Frediani che rimane il massimo e con i vari Kane, Skarrow, Cervo e la bella novità di un nuovo autore come Colombo, questi si che sono scrittori che sanno far apprezzare obiettivamente sia le luci che le ombre di un periodo storico di importanza fondamentale per la nostra cultura occidente.

Mah. A me è piaciuto, anche se effettivamente la parte centrale è un po' debole, ma si riscatta nel finale. Una buona lettura per gli appassionati del genere, con i limiti già esposti sul prezzo (ma è anche vero che un "rilegato" ormai viene prezzato a oltre 40.000 delle vecchie lire - per fortuna che esistono gli sconti e le offerte on line ...) e sul fatto che è in realtà una prima puntata (la seconda dovrebbe uscire in originale a ottobre, quindi per chi non legge l'inglese se va bene se ne parlerà nel 2011). Per noi rimane un pizzico di "disappunto" sul fatto che dei fasti della Roma repubblicana e imperiale trova sempre piu' spazio la descrizione delle fasi crepuscolari dell'Impero e le sconfitte relative (dalla Selva Nera fatale a Varo in avanti). Sarà un caso, ma dopo la serie di Iggulden su Cesare, sulla recente produzione sul tema "Roma" c'e' sempre meno spazio per i trionfi delle legioni.

Effettivamente il giochetto del prezzo di copertina è alquanto seccante. Tra l'altro il libro parte bene, poi nella seconda parte si perde in elucubrazioni mistico-religiose, con un'analisi a dir poco noiosa della "questione cristiana". Il finale si movimenta, lasciando la storia aperta verso la terza puntata. Se apprezzate il genere si può leggere. Ma Scarrow è meglio.