L' isola del tesoro

Non c'è romanzo che mi abbia terrorizzato come L'isola del tesoro , più del dottor Jekyll e signor Hide . Chi scrive in questo momento non è un uomo di , hai me ! 70 anni ma un bimbo di 8 , giusto l'età che avevo quando sono inciampato per la prima volta nel faccione sghignazzante di Long John Silver. E vi giuro sul mio onore che quasi me la facevo sotto , come se avessi visto il diavolo in persona . Torniamo indietro nel tempo. Siamo nel 1959 , io avevo appunto otto anni e in casa non c'era la televisione , cosi come in tante altre case come la nostra , quindi si andava tutti in massa a vederla alla parrocchia . In un grande locale il televisore ( in bianco e nero ) , era messo in un angolo . Guardavamo tutti in religioso silenzio lo sceneggiato : L'Isola del Tesoro , il regista era riuscito magistralmente a rendere l'incanto e lo spirito di avventura che Stevenson era riuscito a creare sulla carta , inoltre la lugubre sigla : Quindici Uomini Sulla Cassa Del Morto mi dava i brividi , togliendomi il sonno per giorni . Questo bel romanzo l'ho riletto di recente e in verità , penso che lo rileggero' ancora . Purtroppo , le emozioni di allora non ci sono più ma , per tutti i diavoli dell'inferno se non lo leggete , non saprete mai cosa vi siete persi. Orsù dunque. Tutti a bordo ! l'Hispaniola è in partenza verso l'Isola del Tesoro e tu vecchio Silver cantaci un ritornello : " QUINDICI UOMINI SULLA CASSA DEL MORTO " e l'intera ciurma in coro : " IO-OH-OH E UNA BOTTIGLIA DI RUM ! Fantastico !

Uno dei migliori romanzi di sempre. Oltre ad una struttura narrativa e ad un ritmo del racconto semplicemente perfetti, sono splendide sia la prosa che la caratterizzazione dei personaggi, delineati quanto basta per farne emergere le psicologie, in modo sintetico ma non caricaturale. Eccezionale, in particolare, la figura di Long John Silver, magnifica metafora dell'ambiguità umana, ancor più profonda della rappresentazione che ne viene data con Jekyll e Hyde. Non leggetelo se vi costringono a farlo (magari a scuola), ma solo se vi sentite ispirati.

Capolavoro indiscusso di Stevenson. Si può, senza alcun dubbio, affermare che nel corso dei secoli abbia attratto un ampia gamma di giovanissimi lettori, conquistati dall’audace figura del protagonista Jim Hawkins, ed altrettanto quella carismatica dell’antagonista Long John Silver. Un realismo magico, sorprendente ciò che accade lì dentro; eppure logico, naturale, necessario.