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Dalla vita degli oggetti. Poesie 1983-2005 - Adam Zagajewski - copertina
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Dalla vita degli oggetti. Poesie 1983-2005
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Dalla vita degli oggetti. Poesie 1983-2005 - Adam Zagajewski - copertina
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Descrizione


I versi che Adam Zagajewski ha scelto per questa antologia riflettono la fase più alta e matura della sua produzione. Messo a confronto con interrogativi e dilemmi, con il mondo della natura e della storia, il poeta coglie tutte le contraddizioni della nostra condizione: "la sua è una tessitura in cui fiori, alberi e uomini convivono in un'unica scena. Ma questo mondo ricreato dall'arte non è un luogo di fuga, al contrario è in relazione con la cruda realtà di questo secolo" ha scritto Czeslaw Milosz. E se nelle metropoli occidentali un'umanità priva di passioni paga il benessere con la noia, l'indifferenza e la solitudine, egli può catturare, grazie a un'illuminazione interiore che si traduce nel "fervore" dei versi, l'istante in cui l'esperienza del dolore si fonde con quella della bellezza e l'aura del divino si manifesta anche nella realtà più misera: "La pelle levigata degli oggetti è tesa come una tenda del circo; Siamo come palpebre, dicono le cose; Sfioriamo l'occhio e l'aria, l'oscurità; E la luce, l'India e l'Europa; E all'improvviso sono io a parlare: cose, sapete cos'è la sofferenza?... ". Così, nella poesia di Zagajewski, l'invisibile si coniuga al mondo concreto, e l'anima si fonde con le cose della terra, dando vita a quell'assoluto quotidiano che spiega il complesso intrecciarsi di destino individuale e universale.
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Dettagli

2012
6 giugno 2012
234 p., Brossura
9788845926822

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Marcello
Recensioni: 5/5

Prima opera che leggo di questo poeta polacco. Devo dire che ho trovato questa raccolta di poesie davvero molto interessante. Tocca svariate tematiche, forse troppe che, in alcuni momenti, lo fanno apparire un po' pesante. Tuttavia è stata una bella scoperta. Mi ha fatto riflettere molto. Consigliato.

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Symphony
Recensioni: 2/5

Sinceramente? Una gran delusione. Artista molto sopravvalutato, seppur riservo una speranza che sia colpa di una mancata efficacia nel tradurre con pertinenza la sua opera. Ma non credo. La traduttrice ce la mette tutta, e mette le mani avanti, involontariamente, nei titoli di coda, ma è la raccolta in sé che l'ho trovata discontinua e assai altalenante, contenutisticamente parlando. A tratti banale: infine mi sembra di ricordare due/tre trovate poetiche ed il titolo. I temi toccati? Tanti. Affrontati? Affrontati realmente? Pochi. Troppo pochi e in modo spesso superficiale. Si ricorre ad un ermetismo laddove non può che risultare oscurantista e stucchevole. Ad una semplicità disincantante laddove ci si aspetterebbe padronanza, lucidità, profondità. Della filosofia decantata? Un Nietzsche imponente e con i baffi. Un Platone qualunque, miticizzato, entrambi feticci di un'era passata... Della classica, dei celebri pianisti: Chopin, quel malinconico... Insomma, ci sono rimasto assai male, lo pubblicizzano bene, ma mi sembra solo che sia uno che si è trovato al posto giusto, nel momento giusto, degno sostituto di un'altra poetessa, sempre polacca, che pur con difetti e ingenuità, ha fatto della semplicità un'arte, se usata in certo modo, con il risultato di non risultare mai una sola volta banale. E guarda caso, la casa editrice in questione ne cura le pubblicazioni di entrambi.

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pinky
Recensioni: 5/5

Le poesie di questo autore sono straordinarie. La forma è generalmente semplice, chiara a tutti, ma i contenuti sono molto profondi. I temi trattati sono universali e la traduzione è aggraziata e leggera.

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Adam Zagajewski

1945, Leopoli (Ucraina)

Nato in Ucraina ma considerato di origine polacca, ha vissuto in Slesia e poi a Cracovia, dove si è laureato alla Jagiellonian University. Zagajewski è conosciuto tra i poeti della Generation of '68' o Polish New Wave (Nowa fala). Tra le sue opere: Pragnienie (1999); Ziemia ognista (1994); Jechac do Lwowa (1985); Sklepy miesne (1975); Komunikat (1972). I suoi poemi e saggi sono stati tardotti in molte lingue. Tra i premi vinti: il Berliner Kunstlerprogramm, il Kurt Tucholsky Prize, il Prix de la Liberté, e Guggenheim Fellowship. È stato Visiting Associate Professor of English in the Creative Writing Program alla University of Houston e ha vissuto tra Parigi e Houston. Ha vinto il Neustadt International Prize for Literature nel 2004 ed è stato candidato...

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