Il padre infedele

La storia in sè non è male ma mi è sembrato un po' pesantino da leggere

Comprato nella speranza di trovare nuovi spunti di riflessione. Invece un polpettone che sembra più un diario di racconti di situazioni banali e normali.

Il mio secondo Scurati eppure mi sembra di aver letto due autori diversi. Il primo lavoro di Scurati che ho letto è stato M, certamente questo era di tutt’altro genere ma devo dire che ho fatto un po' fatica ad empatizzare subito con lo stile e con i contenuti Il Padre infedele è colui che narra la storia, redige la sua confessione, ma non si tratta solo di infedeltà fisica anzi, soprattutto dei sentimenti Glauco e sua moglie sono una giovane coppia di genitori per la quale la maternità arriva come un uragano che spazza via tutto ciò che c’era precedentemente, tanto da far giungere la giovane moglie alla consapevolezza di un rigetto verso il genere maschile Attenzione non si tratta di orientamento sessuale, si tratta di una chiusura totale, come se dopo aver dato la vita , la sua fosse finita, o meglio, si fosse trasformata verso un unico canale, la loro figlia. Glauco quasi si sente autorizzato a ricercare ciò che gli viene negato fuori dal matrimonio e ripercorre la sua trasformazione di uomo quasi come se fosse una confessione, per espiare ? Si può darsi Cosa non mi ha convinto? La mancanza di posizioni nette dei personaggi, l’assenza di un giudizio , difficile da definire anche per il lettore, l’inconsistenza di Glauco Ripensandoci forse questo è il punto di forza del romanzo, Scurati voleva consegnarci una storia senza farci giudicare? Peccato non essere riusciti a cogliere il suo intento.