Poesia cinese dell'epoca T'ang

Non posso esprimermi sulla traduzione in sè, sia perchè non conosco il cinese, sia perché è noto che la traduzione cinese-lingue occidentali è una questione spinosa (se non lo fosse, nella prefazione vi sono adeguati chiarimenti). Il libro è un ottima panoramica della poesia cinese dell'epoca t'ang: dopo una sintetica (ma non trascurata) prefazione per quanto riguarda la traduzione, il contesto storico e la poetica, il curatore passa in rassegna numerosi poeti e si sofferma maggiormente sui più importanti; c'è un breve approfondimento sulla vita di ogni autore e sui temi prediletti, senza tuttavia essere pesante. La poesia cinese è molto differente da quella occidentale, tuttavia non per questo meno godibile e ammirabile, anche per chi non è solito alla cultura orientale.

Inutile un discorso sulla lingua cinese, classica addirittura, e sulla sua decodifica e traduzione. L'unica cosa che il non studioso - ma appassionato - puo' fare e' leggere e godere queste poche pagine ben curate, tratte da una produzione che in meno di 300 anni ha accumulato migliaia di componimenti poetici di centinaia di autori. L'antologia si concentra sugli autori piu' rilevanti: Li Po, Tu Fu, Po Chü-i, chiamati ormai nella translitterazione contemporanea cinese Li Bai, Du Fu e Bai Juyi che emergono come grandi protagonisti tra innumerevoli schiere di scrittori coevi, tutti accomunati dall'iter classico della chiamata a corte, senza la quale non c'e' conoscenza del proprio lavoro e non c'e' fama. Lettura emozionante.