Graphic novel is dead

  Il gruppo art-rock Tre allegri ragazzi morti festeggia i suoi vent'anni e il caso della band friulana e del suo frontman è pervaso di suggestive contaminazioni tra pagina scritta e vita vissuta. Il gruppo, celebre nel panorama della musica indipendente italiana, nasce nel 1994 dall'immaginario del cantante Davide Toffolo, che è stato con Piera degli Esposti del 1995 anche uno dei primi fumettisti italiani a produrre graphic novel. Nel 2014, a vent'anni dall'esordio letterario e musicale, esce Graphic novel is dead, autobiografia dell'artista in centoquaranta tavole. L'opera è da inquadrarsi in una prospettiva più ampia del semplice memoriale su carta, essendo il flusso interiore, tra prove di fuga e malinconici ripiegamenti, di un artista che da sempre scrive, disegna, suona, canta, recita. Graphic novel is dead, questo urlo un po' punk, è lo spazio reclamato dall'autore per mettere su tavola le proprie attuali inquietudini. Toffolo è cosciente debitore dello storytelling di Pazienza, Scozzari, Mattioli, Liberatore e Tamburini. La cifra è l'adesione alla contemporaneità con un'idea precisa di fumetto come oggetto d'arte multiplo, che mette in relazione il proprio ego con altri mondi, reali o vagheggiati: "A prendere la vita, per farne letteratura e mostrarla al mondo. Io, autore e personaggio, fra i personaggi e le loro incarnazioni. Io uguale fra gli uguali". Nel lavoro l'autore è affiancato dalla fotografa Cecilia Ibañez, che lo ha seguito nell'ultimo tour negli stadi con Jovanotti e al Comicon di Napoli. Le fotografie, che rinforzano la narrazione, ci restituiscono l'autore nella sua veste pubblica di Eltofo, il cantante vestito da Yeti. Toffolo diventa poi fumetto nell'intima identità di Davide, a casa, impegnato a disegnare e a capire il mondo e se stesso. Ad accompagnarlo persone reali, fantasmi del passato e affetti che non ci sono più: Andy Kaufman, suo oracolo personale; Pepito, l'impertinente pappagallo nel ruolo di spalla comica; gli amori, i fan, il suo Pasolini, il supereroe personale cui Toffolo ha dedicato un emozionante graphic novel nel 2002. Il colore e la supervisione del lavoro sono a cura di Alessandro Baronciani.   Emiliano Fasano