Gorilla nella nebbia

Poco conosciuto, ma è un libro che merita

L’opera della Fossey rappresenta un unicum eccezionale sia per l’epoca sia per i modi in cui è maturato. L’opera di una donna che quasi da sola si è eretta paladino non soltanto dei suoi amati gorilla, ma di un intero sistema ecologico affascina il lettore, pur non essendo una lettura semplice. Non tutti i capitoli, infatti, sono appassionanti come il quinto, d’altra parte l’autrice non era una scrittrice, il suo interesse non era quello di avvincere i lettori tant’è che in certi parti un po’ ci si perde. Tra le righe s’intuisce anche quella che sarà la causa della sua tragica fine, i nemici non le sono mancati, in particolare tra i bracconieri (“l’infame Munyarukiko” alfine accolto tra le braccia del suo Altissimo). Allo stesso tempo la Fossey non dice proprio tutto tutto: al fine di integrare, volendo, consiglio la visione dell’omonimo dvd della National Geographic (2017).

Ottimo libro di una delle primatologhe più importanti di tutti i tempi insieme a Jane Goodall e Biruté Galdikas: non si può studiare i primati senza aver letto le loro opere. In questo libro sono evidenti il grande amore per i gorilla di Dian e la sua lotta quotidiana per difendere questi animali, ormai in via di estinzione.