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Istinti e istituzioni - Gilles Deleuze - copertina
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Istinti e istituzioni

Descrizione


Gilles Deleuze nelle sue letture giovanili si concentra sul rapporto tra istinti e istituzioni. Su questo tema, che costituisce una sorta di filo rosso che attraversa la sua intera produzione teorica, egli raccoglie contributi di studiosi di discipline diverse, pubblicando quest’opera nel 1955. Pensare l’istituzione come mezzo positivo di soddisfazione delle “tendenze”, contro la valenza limitativa della legge, è infatti uno dei cardini dell’avventura intellettuale di Deleuze, laddove quest’ultima può essere tradotta anche nei termini di una “politica del desiderio”, di un’attenzione alle dinamiche dell’esistere che non vuole soggiacere alle ideologie della mancanza, del niente o della finitezza mortificata e, in fondo, annichilita. Istinti e istituzioni si presenta quindi come una delle matrici essenziali di un’esperienza teorica tra le più significative degli ultimi decenni. 

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Dettagli

2002
1 maggio 2002
123 p.
9788884830999

Conosci l'autore

Gilles Deleuze

1925, Parigi

(Parigi 1925-95) critico e filosofo francese. Nella sua opera si possono individuare due periodi. Nel primo si collocano prevalentemente studi di storia della filosofia: Empirismo e soggettività (Empirisme et subjectivité, 1953), Nietzsche e la filosofia (Nietzsche et la philosophie, 1962), Il bergsonismo (Le bergsonisme, 1966), Spinoza e il problema dell’espressione (Spinoza et le problème de l’expression, 1969), Logica del senso (Logique du sens, 1969) e il saggio Marcel Proust e i segni (M. Proust et les signes, 1964), che dà vita a un’interpretazione originale della Ricerca del tempo perduto, considerandola un’opera non sulla memoria ma sull’apprendimento: secondo D., il narratore mira alla scoperta della verità e non al...

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