Quando abbiamo smesso di pensare? Un'islamica di fronte ai problemi dell'Islam

Sono un difensore dei valori delle diversità ed appreso di questo saggio, mi sono affrettato a leggerlo; non mi ha deluso. In un’epoca in cui troppi fanno di ogni erba un fascio, attribuendo non solo ai musulmani la fama riservata ai fanatici ed integralisti, ma anche a chi ha tonalità della pelle troppo scure da passare come legittimo italiano di “razza ariana”, riconosco qui un utile contributo alla migliore comprensione di chi è diverso. Vi si cerca di ridimensionare certi preconcetti; raccomando dunque questo interessante libro di facile e scorrevole lettura utile alla serenità; aiuta a meglio capire che anche fra chi pratica l’Islam esistono individui ragionevoli e non tanto diversi dalla nostra maggioranza moderata. Irshad Manji è una nota giornalista canadese musulmana; dirige un programma televisivo in cui difende il proprio diritto alle sue preferenze omosessuali; scelta che riguarda la sua vita privata; possiamo divergere, ma abbiamo il diritto di censurarla? Già il titolo rivela un po’ il contenuto, in totale opposizione con paradigmi riservati agli Islamici; sorprende soprattutto che le critiche esposte siano così palesemente espresse da una donna coraggiosa in pubblica difesa anche della sua fede. E non esita a criticare l’integralismo islamico mentre mette a nudo aspetti ambigui della dottrina dogmatica e lo stesso Corano, scaricando le responsabilità del fanatismo, sull’ortodossia saudita, definendolo “Islamismo Beduino”. Redime, dunque, la grande maggioranza dei Musulmani e degli Arabi (che non sono la stessa cosa) e dimostra con ampia bibliografia, come certi paradigmi si sono cristallizzati, evidenziando pure che non tutti i musulmani sono fermi al Medio Evo. Spiega, in fine, quanti credenti tendono a pensare per credere nella modernità e nell’individualismo: non sono pochi coloro che alzano la voce con coraggio, manifestando il proprio anticonformismo in rapporto a fondamentalismo radicale, che pur essendo in minoranza, ahimè ha preso le redini e getta ombra sulla maggioranza silenziosa.

Questo libro è un appassionante e lucida analisi di come l'Islam al giorno d'oggi sia attraversato dall'integralismo, che alimenta il terrorismo, che come ha detto Magdi Allam è l'insieme di alcuni "burattinai" che fanno il lavaggio del cervello a innumerevoli persone, portandole ad essere dei "robot" della morte. Denunciare questo non significa denunciare tutto l'Islam, ma è necessario che la gente la smetta di nascondere la testa sotto la sabbia, in primis i Musulmani stessi, che ricordiamolo sono le prime vittime del terrorismo.

ho letto il libro quasi tutto d'un fiato vi ho trovato lo spirito libero di una mussulmana che vuol essere libera e mussulmana:che fatica per lei. L'operazione Ijtihad è un'operazione che tutti possiamo e dobbiamo favorire, con pazienza, senza irenismi, ma con chiarezza e volontà. La pace inizia anche di lì. Naturalmente gli interrogativi che la Manji pone all'Islam, possiamo benissimo ( con aggiunte e integrazioni o variazioni ) porle anche alla nostra fede. Solo cosi' potremo credibilmente interrogare l'Islam, con la Manji. paolo e.