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Anno edizione: 2018
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La libertà artistica non è una libertà uguale a un'altra: può farsi attraversare dai maledetti artigli delle nevrosi e dei rancori, della scurrilità e della ferocia sociale e ugualmente renderli sulla pagina nella pienezza del proprio spirito, nell'onda di tutte le contraddizioni che la segnano, nella più libera sincerità di dentro. Una libertà malata resta in arte un gioiello da esaltare e difendere comunque, e un autore come Céline, un Genio, non può che essere accettato in blocco. Sono contrario alla censura su quelli che son stati definiti i suoi "Scritti polemici", la trovo un'ipocrisia di maniera, la flaccida debolezza di un editore (tra l'altro strepitoso) che, travolto da tante e troppe voci levatesi in tal senso, all'ultimo arretra e rinvia la pubblicazione. Per quanto amare e tremende siano le accuse e le invettive dell'autore in quei volumi, sono il segno delle sue contraddizioni, della sua anima travagliata, spezzata, delle sue visioni. Non è scritto da nessuna parte che la letteratura non deve salvare con etiche ben misurate, perché può anche mostrare la vita e il grido di un uomo dal fondo di una cava infetta, dai miasmi di un'esperienza in prima persona, dalle putrefazioni dell'umano tutto, e anche dai suoi deliri personali. Per quanto esageratamente livorosi, non pubblicare questi testi ne esalta la frustrazione e le alza a un inutile pericolo che non credo abbia più fondamento se non per chi lo voglia leggere come in una morale vuota, gonfiata da una patina perbenista e falsa che avrebbe confermato tutte le strida di Céline su certo mondo intellettuale e borghese. Editori, ricordate che non dare alle stampe quei libri è sempre "ragione a credito" riconosciuta al dotto Destouches, un gioco sbagliato, un vostro tonfo. Chi voglia rendersi conto di ogni cosa legga questo libricino, perfetto nella sua intensità rabbiosa, nelle sue febbri improvvise, nei suoi disgusti mai taciuti. L'uomo ha fallito, ci dice l'autore, come non essere d'accordo?
Zok, se Luis Ferdinand è DIO tu sei il suo Profeta. Grandissimo Zok. Veramente.
Mettiamo in chiaro una cosa, a beneficio degli idioti: questo non è un pamphlet anticomunista e non è un libro di destra, come ha cercato di farci credere la propaganda dal dopo guerra ad oggi. Il comunismo fa solo da sfondo. Mea culpa è un diamante da ventimila carati, mille per pagina, l'opera di un scrittore inarrivabile nel linguaggio, nello stile, nella forma e nei contenuti. Venti pagine di rivelazioni miracolose. Un mio amico dice che VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE è un manuale sulla vita, e dice: "Per fortuna è esistito Céline." E Mea culpa? Stessa cosa. Ormai sono convinto che Céline è in realta Dio, sceso sulla terra per mostrare a noi poveri la verità, a depurarci di tutte le bugie, gli inganni e le paure che ci hanno dato a bere per secoli. "BISOGNEREBBE FAR FUORI GLI ADULATORI, SONO LORO IL GRANDE OPPIO DEL POPOLO..." Céline è il più grande scrittore mai esistito. Il resto della letterautra, al confronto, è zero. Che altro dire? Stiamo parlando di Dio.
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