La profezia finale. Lettera a papa Francesco sulla Chiesa in tempo di guerra

L'autore ci offre un interessante excursus attraverso le più importanti profezie cattoliche a noi note "che prospettano un tempo catastrofico per la cristianità e per il mondo". Ma la maggior parte del volume è occupato dalla "Lettera aperta a papa Francesco" il cui contenuto non voglio qui rivelare per non togliere al lettore il gusto di scoprirlo da sé.

Apprezzo il coraggio e la lungimiranza di sig. SOCCI. Un polemista a servizio (per me) della verità! Sono sconcertato della poca, reale chiarezza sull'abbandono di Benedetto XVI e angosciato dalla poca attenzione del Suo Sostituto per il momento che I Cristiani di ogni latitudine stanno passando. Con riscontro di una profonda e continua predisposizione verso le problematiche dei musulmani.

Libro pesante che ho fatto fatica a finire. Non mi piace lasciare i libri a metà, quindi mi sono fatto forza, tappato il naso e arrivato alla fine. La prima parte espone tutta una serie di profezie sulla presenza del male che avrebbe fatto molto danno nel mondo e nella Chiesa. La seconda parte è una lettera aperta a Papa Francesco. Il filo conduttore che si potrebbe leggere è che il papato attuale potrebbe inconsapevolmente agevolare la realizzazione delle profezie e far fare una caduta rovinosa alla Chiesa. Non condivido l’attacco frontale al Papa e l’attaccamento ad una visione tridentina. Credo che in 2000 anni la Chiesa abbia costruito tante impalcature che possono avere anche snaturato il messaggio che Cristo gli ha consegnato. Credo che sia più corretto far vedere il bicchiere mezzo pieno e non quello mezzo vuoto. Cristo è venuto per liberarci dal peccato e non ad ammonirci che esiste l’inferno. Poi ci ha detto che esiste anche quello, ma il messaggio che ci ha dato sulla croce è quello della Misericordia e in questa ottica credo che il Papa sia in piena coerenza. Quindi anche se Socci documenta tutte le sue affermazioni, c’è da dire che lo fa utilizzando quella impalcatura ormai vetusta che si è sedimentata in duemila anni. Non voglio credere, inoltre, quanto ha scritto riguardo al fatto che Papa Francesco non dia valore all’Eucaristia e alla celebrazione della Messa. Trarre conclusioni prendendo spunto solo da uno o due messaggi che il Papa ha dato può essere affrettato e soprattutto non veritiero. Credo comunque che se Papa Francesco è ispirato a svolgere il suo Ministero in un modo nuovo, più fresco e sfrondando la Chiesa da tutte le impalcature ormai vetuste sia un modo per tornare alle origini e al messaggio originale di Cristo che essendo stato interpretato più volte in 2000 anni può essere stato inevitabilmente emarginato e/o travisato.