L'identità

Quarto libro dell autore che leggo e, a differenza degl altri, mi ha un po' deluso. Il tema da sviscerare è vasto; l unione di due persone che decidono di vivere assieme la loro esistenza mi tocca da vicino. Si può dire di conoscere sempre il proprio amato? È per riempire i miei vuoti che decido di vivere con un'altro essere? È a queste domande senza risposta che l autore tenta di avvicinarsi, costruendo una trama a tratti onirica a tratti stiracchiata. Peccato perché apprezzando molto l autore, mi sarei aspettato un romanzo di alto valore filosofico-introspettivo. Poco importa continuerò a leggere gli altri libri dello scrittore!

Kundera sviscera quella sensazione di "paranoia", di pensiero irrazionale ma fin troppo pensato, che mi è propria. Tutto inizia con un pretesto: due cameriere che discutono su una persona sparita nel nulla dieci anni prima e la sua famiglia che non sa darsi pace. E se succedesse anche alla persona che amiamo? Sparire così nel nulla? Questo è solo l'inizio di una serie di pensieri, che mettono in discussione tutto, anche la stessa persona che amiamo. Ma non solo, anche la propria vita, se stessi e le proprie ambizioni. Persino l'illusoria passione per il lavoro. Diciamo, più in generale, che i due protagonisti riflettono su sé e sul senso della vita.

Kundera non sa deludere!