Opere. Vol. 1: 1981-1988

Unica raccolta omnia dedicata a Bufalino. Necessaria per conoscere nella totalità l'autore e la sua opera, considerando anche la sezione dedicata ai testi inediti contenuta nel secondo volume. Il commento di Maria Corti dà un valore maggiore all'opera tutta.

La luce e il lutto è una lucida fotografia sulla Sicilia e sulla insularità, “un capire, assolvere o condannare”,un’isola plurale, al contempo apollinea e dionisiaca, un caleidoscopio di culture, un ossimoro geografico e antropologico, una terra che spesso diventa isola nell’isola e che sicuramente col ponte “non perderebbe la sua vocazione claustrofilia e il vizio di fare della solitudine un trono e una tana”.Pur non chiedendo indulgenze cosmetiche a quelli che sono i pregiudizi del viaggiatore-legati soprattutto all’idea di mafia, omertà, onore, gattopardismo- l’idea della morte (la festa tragica) è il topos dominante. Un’immagine che sovviene già nel momento in cui si attraversa Scilla e Cariddi sul traghetto che porta nome Caronte per quanto oggigiorno “il sentimento di morte, e il codice dei contegni che ne discende, sono in declino”. Morte (Tanatos) e vita (eros) risultano essere facce della stessa medaglia, onnipresenti e complementari. Un viaggio alla scoperta del passato e del mito in cui sarà possibile riconoscere le pedate di Plutone nei pressi di Pergusa o veder affiorare dai flutti Nettuno.Lo scrittore consiglia di viaggiare a casaccio e affidarsi alla proverbiale ospitalità dei siciliani, senza necessariamente fissare mete precise: perché è perdendosi che si trova il “posto più misterioso e più bello”.