Opinioni di un clown

Inizio un pò lento, ma un classico da leggere assolutamente!

La forza di questo libro non è solo la rabbia autentica con cui Böll si scaglia, con potenza e senza sconti, contro una certa borghesia cattolica, ma anche e soprattutto il suo stile e la sua scrittura fluente e vivace che trasformano magicamente poche ore della vita di Hans il clown in uno splendido, dissacrante e perfino divertente romanzo, a mio parere, tutto, fuorché lento e noioso; per non parlare del geniale potere di sentire l'odore delle persone parlandoci al telefono. Finale bellissimo.

Heinrich Boll, in ''Opinioni di un clown'', dà fuoco alle polveri. Spara dritto, incontenibilmente, contro la società piccolo-borghese; egli è pervaso da istanze libertarie e oppositorie, che si riversano come fiume in piena tra le pagine nel romanzo testé citato. Guerra, dopoguerra e attacco massivo al miracolo economico teutonico sono gli snodi viari attraverso i quali transitano tutte le accuse aperte e sfrontate dello scrittore tedesco. Vi è in tutta la trama una sostanziale solitudine depressiva, una disperazione limitante, una totale negazione al compromesso. Le sentenze di condanna per il benessere e il materialismo sono i supremi atti di rivolta del clown-protagonista, che sull'orlo del fallimento economico-sentimentale sancirà, ancora una volta, il suo ruolo di anti-eroe.