La scatola magica di Landover

Tutto procede tranquillamente a Landover, fin quando il pasticcione mago di corte è convinto di aver trovato l'incantesimo per riportare in forma umana il povero Abernathy, tutto sembra funzionare bene, quando ovviamente l'inconveniente succede. Albernathy si troverà catapultato in un mondo a lui sconosciuto mentre a Landover giungerà qualcosa di molto pericoloso, che porterà grande scompiglio e ovviamente toccherà al nostro ero Ben Holiday risovlere la situazione! La storia segue la classica impostazione che l'autore ci ha insegnato, molto bella a mio avviso come tutte le altre, se il mondo di Landover vi sta piacendo vi consiglio di continuare la saga ne vale la pena!

Ho riletto tutto il ciclo in una volta, e ho sentito fortemente la cesura tra questo libro e i tre precedenti: l'autore è migliorato nello stile e nel tessere la trama; il fiabesco della storia è portato a livelli più alti. Non grido al capolavoro ma è sicuramente il migliore del ciclo, e lo consiglio anche a chi ha scartato il primo libro del ciclo.

Mi trovo un po' in difficoltà nell'esprimere un'opinione. Ho letto un libro dalla trama molto fluida, originale e coinvolgente, a mio parere rovinata da alcune scelte risolutive di Brooks. Mi chiedo se fosse necessario risolvere così la questione Horris-Biggar, un binomio davvero interessante sotto molti punti di vista. Oltretutto l'indagine sul personaggio del Gorse è davvero esigua, quando sarebbe invece potuta essere un'occasione per ampliare il contesto, senza contare la figura che ne esce di "antagonista che si fa fregare da sotto il naso", forse un finale troppo affrettato. Ho la sensazione che Brooks in Landover avesse dovuto aggiungere e non togliere. 4/5 perchè la sufficienza sarebbe troppo poco, oltretutto il mio è un giudizio di gusto riguardo al particolare, pertanto assolutamente discutibile. Buona lettura con Landover, un ciclo molto sottovalutato e poco conosciuto.