Richiamo di sangue

Un romanzo assolutamente interessante, che però, purtroppo, presenta tuta una serie di inesattezze. A pag. 8/9 descrivendo Helen, dice: “...di avvicinarmi a quella creatura con gli OCCHI FISSI verso l’orizzonte. ... il cielo grigio, ferroso, gelido. Non dissimile dal COLORE DEI SUOI OCCHI. ... non mi degnò neanche di uno sguardo, continuò imperterrita a fissare il vuoto. ... Mi avvicinai e l’osservai da vicino. L’ESPRESSIONE DEGLI OCCHI era indecifrabile, ... gli OCCHI GRIGIO SCURI vagavano irrequieti, emettevano da quelle FESSURE SEMICHIUSE una luce particolare. ... L’abbigliamento nero su nero e gli OCCHIALI SCURI le davano un tocco di mistero.” Come si potevano rilevare tutti i particolari sul colore e sulle espressioni degli occhi, se coperti da occhiali scuri, dando per scontato che con il termine occhiali il vocabolario italiano riporta la seguente definizione: “s.m. pl., le due lenti fissate a una cerniera di metallo o altro materiale”? A pag. 160, parlando di Paolo Minetti scrive "... Vestiva una giaccca bianca doppiopetto attillata sui fianchi, sopra un MAGLIONCINO NERO GIROCOLLO di materiale sintentico." e poi, a pag. 162 leggiamo "...Girai attorno al divanetto, pigliai Minetti per la CRAVATTA...". E' abbastanza ovvio che chi porta un maglioncino girocollo nero, non può portare una cravatta! A pag. 11 "... una chiave di lettura del nostro fallimento: "Forse qualche errore LO FATTO anch'io". La frase, in italiano corretto, non doveva essere "Forse qualche errore L'HO FATTO anch'io"?