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Una marchesa davvero singolare. Ogni giorno si truccava con ciprie chiarissime per rendere il colorito accecante, si cerchiava gli occhi, verdi, già grandi, col bistro, scuriva le palpebre con inchiostro di china o incollando strisce di velluto nero, e applicava ciglia lunghe 6 cm. Per dilatare le pupille usava come collirio gocce di belladonna. Colore di capelli e labbra:rosso vermiglio. Le feste in maschera della marchesa in piazza S.Marco erano autorizzate dal governo per organizzarvi incontri segreti fra ambasciatori e alti funzionari.La statua di cera commissionata dalla marchesa a sua immagine e somiglianza fu realizzata da un calco di gesso del suo corpo nudo e impreziosita dai suoi capelli.Se la portava alle feste, abbigliata con i propri vestiti, e le riservava un posto a tavola. Una sera un ospite s'innervosì perché, seduto tra la marchesa, immobile per tutta la cena, e il suo doppio, non era riuscito a capire quale fosse la statua.Per ringiovanirsi contraffaceva il passaporto cambiando la data di nascita e sostituiva la foto con la riproduzione d'uno dei suoi ritratti a olio.La pantera Toto fu fatta sopprimere dalla marchesa dopo che aveva sbranato 2 persone e, per tener lontani i ladri, imbalsamata con all'interno un meccanismo che muoveva occhi, testa e coda, emettendo un ringhio feroce.Se vedeva qualcosa che le piaceva, doveva averla assolutamente. Morta di emorragia cerebrale il 1°giugno 1957, fu sepolta con ciglia finte, abito nero di velluto e pelle di leopardo, assieme a uno dei suoi cagnetti imbalsamati.L'epitaffio sulla lapide scelto dalla nipote: "L'età non può appassirla/né l'abitudine rende insipida/ la sua varietà infinita" (dalla descrizione di Cleopatra, in "Antonio e Cleopatra" di Shakespeare)
Luisa Casati dedicó la vita a trasformare se stessa in un'opera d'arte.Era una maga nei travestimenti e negli eccessi.Sedusse D'Annunzio,Cocteau,Marinetti,ManRay e molti altri.Diventando un mito.Nata il 23gennaio1881 a Milano dai conti Amman,rimase orfana dei genitori nel 1896.Il 22 giugno sposó il marchese Camillo Casati.Nel 1903,durante una battuta di caccia, la marchesa Casati conobbe D'Annunzio,di 18 anni maggiore.Da allora non smisero mai di amarsi,anche se non in modo esclusivo.Lui la chiamava Coré-versione addolcita di Koré(nome greco della dea Persefone,divenuta Regina degli Inferi dopo il rapimento da parte di Ade).Lei lo soprannominava Ariel,lo spirito protagonista della Tempesta di Shakespeare.Tra le abitudini della marchesa,le passeggiate notturne in piazza S.Marco,nuda,avvolta da un mantello di pelliccia, con due ghepardi dal collare ingioiellato al guinzaglio.Dopo gli incontri con D'Annunzio,la marchesa non nascondeva i lividi che le lasciava il poeta.Una sera,anziché gioielli,esibi' sul collo i segni neri e blu dei denti del suo amante,un'altra le labbra tumefatte per i morsi(il Vate la chiamava anche la Divina marchesa,alludendo al marchese De Sade).Durante le sue feste a Capri,la cocaina si scioglieva nello champagne-a volte svitava il pomo del suo bastone e si versava da questo un bicchiere di assenzio-o si spargeva sui tramezzini,prima dei suoi incontri erotici con D'Annuzio.E sempre a Capri,accendeva una torcia sul balcone ogni volta che i suddetti incontri erotici andavano a buon fine,pretendendo che l'amico,barone Adelswärd-Fersen facesse lo stesso dopo aver goduto dei suoi amanti.Appassionata di occultismo,la marchesa aveva in biblioteca alcuni libri di magia rilegati in pelle umana su cui diceva crescessero ancora i peli.Pezzo forte della sua collezione di serpenti,era il boa constrictor Anaxagarus,da cui non si separó mai.Quando il rettile mori',la marchesa lo fece imbalsamare e lo mise in un una teca di cristallo intorno a un grosso tronco.
Un libro intrigante, considerando che parla di un personaggio realmente esistito. Interessante poi la coincidenza della pubblicazione del libro con un evento culturale contingente di prim'ordine, quale la bellissima mostra di Padova del Boldini (nella quali i riferimenti alla Casati sono piu' d'uno).
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