On green Dolphin street

Lo ammetto, fino a qualche settimana fa non conosceva Sebastian Faulks, conosco altri autori contemporanei inglesi, Hornby, Coe, ma di lui non sapevo nulla. L'ho scoperto al Festivaletteratura di Mantova e, dopo aver assistito al suo intervento, ho acquistato ON GREEN DOLPHIN STREET. Stavo leggendo un altro libro che ho messo temporanamente da parte ed ho iniziato questo volume di Faulks che si cala nella nostra storia recente, la fine degli anni '50 tra Stati Uniti ed Europa, parlando di un mondo, quello di una certa alta società la quale vive tra ambasciate, viaggi e grandi feste alla moda, che dietro un'aura di perfezione, di allegria e di felicità, rivela invece tanta infelicità, nevrosi diffusa, infedeltà e voglia di vivere ai minimi termini. Dunque un quadro reale ed interessante di questa presunta alta società di qualche decennio fa ma che tutto sommato calza anche per la cosiddetta alta società odierna. Il libro è interessante e lo stile di Faulks, capace di passare senza problemi da momenti meditativi e riflessivi a situazioni più leggere completa un'opera da consigliare. Come da consigliare è il resto della produzione letteraria di Faulks, assolutamente non monocorde ma estreamente articolata verso altri temi e generi.

E' assolutamente bellissimo. Un gran bel romanzo d'amore, senza essere stucchevole. Una bella prosa, piacevole e scorrevolissima. Insomma, da consigliare

E' bello poter leggere un libro tutto d'un fiato Ed è così che si legge questo piccolo gioiellino prezioso e delicato di Faulks. E' bello poter fare un salto nell'America degli anni 50/60 e rivivere di nuovo l'emozione dell'elezione di JFK e sognare ed amare i personaggi al ritmo del jazz di Miles Davis e John Coltrane. E' facile innamorarsi dell'eroina del nostro libro e perchè no anche della sua doppia vita. E' bello emozianarsi e condividere la decisione di amare o lasciare per sempre la passione del vero amore che le piove addosso tutt0 d'un tratto. Un libro ricco di emozioni e capace di fare desiderare di scappare via e raggiunger il Greenwich Village e vivere per un momento alla bohemiene.. lasciandosi dietro tutto il presente e ubriacarsi di America