Questo è stato. Una famiglia italiana nei lager

Meraviglioso,vorrei solo poter stringere in un dolcissimo abbraccio la signora Piera,vorrei avere la possibilità di restituirle ciò che le è stato rubato,vorrei vederla felice con tutti i suoi cari...

Angosciante la storia della giovane Piera che passava ogni giorno per recarsi al massacrante lavoro davanti alla catasta di cadaveri dove riconosceva quello della sua adorata sorella solo dal cappuccetto blu che indossava quando e' morta di stenti sotto i propri occhi. Inquietante il racconto delle numerose bastonate che ricevette dalla sua sorvegliante mentre imprecava aiuto per la sorella ormai morente. Veramente angosciante il racconto dell'incredulita' ed indifferenza che Piera provo' nel momento della sua liberazione, si era salvata ma nei campi aveva lasciato tutti i suoi famigliari e il ricordo del cappuccetto blu della sorellina sepolto in una delle tante fosse comuni con altri migliaia di assassinati come lei, per Piera solo ricordi dell'indibicile del dolore e nessuna tomba su cui pregare.

non si può non leggerlo.