Senza sangue

Dopo tre anni, Alessandro Baricco torna alla narrativa con un romanzo breve, una storia vibrante e ricca di suggestione che sonda le profondità dell'animo umano. I protagonisti sono figure perse nel tempo e nello spazio, carnefici e vittime di una guerra indefinita, che, come ogni conflitto della storia dell'umanità, risveglia le passioni e gli istinti più reconditi. L'incubo della violenza, del rancore e della vendetta dominano la drammatica vicenda di Manuel Roca, dei suoi figli e dei loro assassini. La spirale di odio che li investe si dissolverà solo nel finale grazie alla scelta di Nina, saggia donna-bambina che saprà dare un senso e un futuro anche al dolore più grande, senza più spargimenti di sangue.
Il romanzo è suddiviso in due parti, spazi temporali distinti e lontani che aprono e concludono un'unica vicenda. Baricco la racconta con la consueta maestria stilistica che caratterizza tutti i suoi libri. Frasi brevi, a volte brevissime, dialoghi serrati, periodi sospesi, descrizioni accurate con particolare attenzione agli aspetti visivi: tutti questi elementi concorrono ad accrescere l'intensità della narrazione e il coinvolgimento dei lettori. Ancora una volta lo scrittore torinese aspira alla fusione perfetta tra parola e contenuto per restituirci il vero piacere della lettura.