Il diario di Sabna Guzz. Con videocassetta

Tra i personaggi più noti del mondo dello spettacolo, Sabina Guzzanti è ormai abituata ad essere al centro dell'attenzione non solo sul palcoscenico ma anche sulle pagine dei giornali, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. Ora compare anche tra gli scaffali delle librerie italiane grazie a questo cofanetto che propone una panoramica della sua lunga e animata carriera di attrice comica.
Nel libro, intitolato Il diario di Sabna Guzz, l'autrice racconta la storia tragicomica di un ragazza che prova a fare il suo mestiere di artista in un Paese strano come l'Italia. Affida la narrazione al suo alter ego: un personaggio innocente e sarcastico, del tutto incapace di partigianeria. Sabna, l'immaginaria protagonista, spavaldamente fedele solo a sé stessa, guidata dalla convinzione che la satira riesca a concentrare l'attenzione, non sul personaggio bersagliato, ma su ciò che non va, ricorda le peripezie e le tappe della propria storia artistica sulle sfondo delle vicende nel frattempo occorse a uno dei suoi personaggi preferiti, il cav. Silvio Berlusconi, e alla società e alla cultura del nostro Paese. Il risultato è un libro comico, travolgente e perplesso; un diario-romanzo "a cuore aperto" di tre anni vissuti pericolosamente, ma sempre all'insegna del divertimento; un racconto in cui la fantasia va sempre a braccetto con la realtà.
Nel video Una ragazza terra e sapone, Sabina Guzzanti presenta invece la sua prima "antologia personale" che riassume quindici anni in televisione e a teatro. 65 minuti di spettacolo, che, attraverso un montaggio originale, ripropongono alcune scene ormai parte della storia della comicità e della satira in Italia. Sketch indimenticabili, tratti da rappresentazioni teatrali e programmi televisivi come Pippo Chennedy Show, La posta del cuore, L'ottavo nano, che hanno per protagonisti i personaggi di spicco della politica, della cultura, dello spettacolo. Da D'Alema che si innamora di sé, a Valeria Marini che canta Berio; da Oriana Fallaci, che afferma di amare la pace ma ammette di non capire i pacifisti, a Silvio Berlusoni che, vestito da prete, annuncia un proclama ufficiale alla nazione: «Il sottoscritto prende una decisione importante, quale quella di prendere i voti, di cominciare come umile parroco di Arcore e scendere in campo spirituale, mantenendo la caratteristica del coraggio e del rischio, e proponendosi di presentarsi alle elezioni di Papa, in omaggio al famoso proverbio latino Quis non risicat, non rosicat. E se sarà fumata bianca io vi prometto un milione di posti di sagrestano, naturalmente flessibili.»