Me ne vado

Sì questo è davvero il mio stile, bello bello bello. Diciamo che l'inizio può apparire piatto, poi però colpi di scena assurdi, ti prende questo Echenoz (amabile scoperta!). Non mi aspettavo un finale così, mi ha fatto proprio saltare dalla sedia quindi ecco, sicuro un libro che si fa leggere e divorare. Poi se vediamo il racconto in sé, beh un uomo irrequieto che cambia donna continuamente, sempre alla ricerca di un qualcosa di nuovo, di una svolta forse. Viene, torna, va, ritorna. Una vita dinamica ma in fondo statica, che gira sempre intorno alle stesse abitudini. "Come a dire che quando uno comincia ad andarsene è difficile che riesca mai davvero a tornare."

Non un capolavoro, ma decisamente un libro da non farsi sfuggire. L’autore (all’epoca cinquantenne) celebra le ansie, i narcisismi e le debolezze dei pari età con leggerezza ed ironia. Lo spunto è una storia piuttosto semplice, resa avvincente da un buon ritmo e dalle figure – maschili e femminili - che Echenoz ci propone, con maestria e senza un attimo di respiro, nel corso della storia. Lo stile è accattivante, il linguaggio tanto ricercato, quanto splendidamente ironico e disincantato: il tutto per offrire al lettore 160 pagine di puro piacere.

Libro da leggere e consigliare per l'assoluta scorrevolezza del testo. L'autore adotta un originale sistema di descrizione dei colloqui. La trama è avvincente e i personaggi ben soggettivizzati.Ottimo.