Mai lontano da qui

Da anni ai vertici delle classifiche internazionali grazie ai suoi fortunati thriller, David Baldacci, esordisce in un genere per lui insolito, che predilige storie intense, dai sentimenti forti e coinvolgenti. Come quella raccontata in questo suo ultimo romanzo, ambientato nei favolosi paesaggi della natia Virginia: vicenda dal sapore autobiografico, che risente delle atmosfere magiche dell'infanzia e del ricordo, e tragedia familiare che esalta i legami e i sentimenti più solidi e puri. I protagonisti sono due piccoli orfani Louisa e Oz, che, morto il padre in un tragico incidente stradale e caduta la madre in uno stato di choc, vengono affidati alle cure dell'anziana ma ancora energica bisnonna paterna e si trasferisco da New York in un fattoria del Sud Ovest della Virginia. Siamo agli inizi degli anni Quaranta; i due ragazzi dopo un primo periodo di difficoltà, cominciano ad amare la vita di campagna, così diversa da quella di città: imparano a cavalcare, ad apprezzare il cibo semplice e genuino, a svegliarsi all'alba per raggiungere la scuola lontana. Sembra che tutto volga al meglio, ma una nuova tragedia sembra covare sotto la cenere. Anche se non si tratta di un giallo, David Baldacci non rinuncia alla suspense e immagina una trama in cui non mancano un pizzico di intrigo e di tensione e in cui la celebrazione dei valori e delle tradizioni familiari convive con l'esaltazione della vita e del paesaggio bucolico della campagna americana, indagato con passione e finezza dall'occhio attento dell'esperto narratore.