La sfida di Adam

Le sfide sono da sempre motivo di grande fascino dai tempi di Sparta e Atene fino ai nostri giorni con sfide molto meno epiche e più prosaiche come quelle che quotidianamente attraggono milioni di telespettatori; anche Gianfranco Roggio, neo arrivato nel mondo degli scrittori, ha voluto vincere una sua sfida personale, si è voluto mettere alla prova scrivendo il suo primo libro per dare spazio e forma alla sua fantasia davvero multiforme. Sono stata piacevolmente colpita da questa sua prima opera narrativa di cui non immaginavo l’esistenza anche perché conosco Gianfranco sotto altre vesti, sempre artistiche ma un po’ diverse. Prima di tutto mi è piaciuta l’idea che ne è alla base, la sfida del giovane protagonista, Adam, contro degli avversari molto temibili, soprattutto perché misteriosi, aiutato da un personaggio che si rivelerà determinante (non vi diamo altre indicazioni per non togliervi il piacere di scoprire da soli chi siano). Il modo di narrare di Gianfranco, poi, non è mai ripetitivo, anzi, al contrario, è sempre molto vario e differenziato nell’uso dei termini sempre molto appropriati, non è prolisso pur essendo ampiamente descrittivo; mi ha colpito positivamente anche l’uso dei dialoghi, non facile,soprattutto per un principiante, perché sono quelli che danno il ritmo alla narrazione. Non voglio dirvi altro per non rubare altro tempo alla lettura, è giunto il momento di iniziare a visitare insieme questo giardino così particolare in cui avverranno tante cose che vi faranno trattenere il fiato, entriamo … in punta di piedi… silenziosamente…