La casa del demone

Considerando che non avevo mai letto libri horror in vita mia, devo dire come prima esperienza è stata molto interessante. Il libro mi ha coinvolta molto,è di lettura scorrevole,la trama coinvolgente e ricca di colpi di scena. Lo stile di scrittura è molto particolare e riesce a distinguersi da tanti altri. La figura del protagonista è delineata molto bene,infatti sembra impossibile non affezionarsi ad essa.Concludo dicendo spero ci sia un seguito dando un grosso in bocca al lupo allo scrittore che secondo me promette molto bene!!!

"La casa del demone", opera prima di Mauro Saracino, si presenta come un horror anticonvenzionale, privo di quelle standardizzazioni stilistiche e narrative riconducibili al cosiddetto “romanzo di paura”. L’autore, infatti, riesce a “svincolarsi” da canoni predefiniti sia attraverso un uso creativo del linguaggio (a tratti affine a quello cinematografico) sia avvalendosi di un ritmo narrativo “hard rock”in grado di tenere alta l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina. Il romanzo quindi, non solo sembra voler superare il genere horror, ma anche guidare il lettore in un viaggio all’interno di quell’inquietudine tragica e sottile tipica del thriller psicologico. Il protagonista, infatti, è costretto scontrarsi non solo con i demoni della casa ma con quelli del proprio inconscio. E così la sua lotta per la sopravvivenza si snoda su due differenti piani: emotivo e razionale. La perdita di equilibrio di Oliver Graham diviene quindi un tema dominante: muoversi sul filo del rasoio, lottare per non cadere, superare le barriere che dividono realtà e immaginazione, passato e presente. In questo contesto anche la casa, passa da protagonista assoluta (prima parte del romanzo) a “protagonista dietro le quinte”(seconda parte), testimone e partecipe di tutto ciò che accade dentro e fuori di essa. Ci troviamo quindi di fronte ad un opera corale a tutti gli effetti in cui demoni, streghe e umani, pur non perdendo la propria individualità, riescono a fondersi e a mescolarsi tra loro in modo omogeneo. Ogni personaggio riesce a “conquistarsi” il proprio spazio, a dominare la scena e nello stesso tempo ad arricchirla, contribuendo a rendere “La casa del demone” un opera “viva”,che nasce cresce e si sviluppa grazie al talento di un giovane autore che, per la fortuna di noi lettori, non ha paura di osare.

Acquistando "La casa del demone" mi sono affacciata per la prima volta al genere horror,rimanendo piacevolmente sorpresa da come questo libro sia stato in grado di catturarmi con così tanta forza. Va evidenziata senza dubbio l'alta capacità dell'autore di descrivere gli scenari con estrema analiticità. Medesimo discorso vale per i protagonisti, anch'essi sapientemente presentati, e, aggiungo, ai quali non si fatica ad affezionarsi. Il tutto miscelato ad una trama e un finale mai prevedibili. E' come se l'autore accompagnasse per mano il lettore in questo via via sempre più terrificante viaggio nella casa. Estremamente funzionale anche il ricorso ai flashback. Risultato: mix ben riuscito di paura, orrore, suspance, e contenuti sapientemente articolati. Complimenti a questo giovane scrittore!