Nephandum. La profezia oscura

Sono un fan di D&D, ho apprezzato tantissimo i manuali di Nephandum gioco di ruolo... ma su questo libro, secondo me, non ci siamo proprio. Al di là dell'ambientazione apocalittica che risulta essere molto apprezzabile, la storia è una delle più scontate che abbia mai letto. Il "colpo di scena" finale è chiaramente prevedibile già da metà del libro, i personaggi sono degli stereotipi viventi completamente privi di personalità (stereotipi di D&D da quindicenni: il paladino inflessibile, l'halfling cleptomane, il guerriero tutto d'un pezzo, il cacciatore elfo silenzioso, l'elfa amante della natura e la maga "sono potentissima ma non me la tiro"). Il voto sarebbe un 1 pieno per la storia, ma lo aumento leggermente per l'ottima impaginazione e grafica del volume: la copertina e le immagini presenti all'interno sono di altissima qualità (sebbene il bianco e nero spesso le rovini) e rendono bene l'atmosfera di Nephandum. Per il resto, da evitare.

Un fantasy horror made in Italy che rievoca in modo eccellente la tradizione dei giochi di ruolo classici, Dungeons&Dragons in primis. I personaggi sono ben caratterizzati (a distanza di quasi due mesi dalla lettura, li ricordo tutti e in modo vivido). La trama, complessa e mai banale, mantiene alta la tensione e il senso di mistero fino al suo svolgimento. Il finale, che non rivelerò, soddisfa appieno anche il palato più esigente - e il mio lo è. Insomma, uno dei migliori romanzi del genere mai scritti, penalizzato purtroppo da una distribuzione inefficace che lo ha sottratto alla meritata luce dei riflettori. In breve, un libro e un autore da scoprire e sostenere.