Il battello del delirio

George Martin esisteva anche prima de “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”. Questo libro è del 1982 e ci racconta una storia di vampiri, quelli classici, anche se Martin apporta qualche cambiamento alla tradizione. Una storia solida e avvincente, ricca di colpi scena gestiti sapientemente e di personaggi ben cesellati. Un bel racconto avventuroso e fantastico. Non inferiore ai maestri dei racconti sui vampiri come Stoker e Polidori.

un libro che ti fa apprezzare fino in fondo la bellezza della lettura.

E' uno di quei rari testi che posseggono la magica capacità di coinvolgere il lettore abbattendo le barriere dimensionali e traportandolo lontano oltre le pareti della propria stanza. In questi casi non si sta acquistando un libro ma un biglietto per un "viaggio unico e irripetibile". Splendido esempio di romanzo storico con una buona dose di horror. Come sempre Martin affronta il suo lavoro in modo impeccabile, da maniaco per i dettagli qual è, con una ricostruzione storica del vecchio Sud e dell'epopea dei battelli a vapore estremamente coinvolgente. Le sue doti di scrittore non si discutono ma mi stupisco sempre per la sua capacità straordinaria di rendere vive le pagine, con un mondo che sembra prendere vita intorno al lettore che si ritrova così catapultato sul ponte del Fevre Dream. Inserire l'elemento vampiresco potrebbe sembrare una forzatura ma in realtà la commistione tra i due mondi avviene in modo credibile, quasi reale. Storia entusiasmante, ambientazione eccellente, splendidi personaggi di quelli che ti restano dentro a lungo. Compratelo, non resterete delusi! E buon viaggio...