The gemini virus

Senza infamia e senza lode. Infodump a manetta, descrizioni inutili di personaggi inutili, traduzione traballante, ambientazione trascurata. Mi è sembrata la brutta versione di "Il giorno del Cobra" di Preston. L'unica cosa buona sono i cliffhanger che Mara sa usare abbastanza bene, ma per il resto è un romanzo deludente, non lo consiglio.

Apprezzabile scrittura, ritmo serrato, linguaggio tecnico sufficientemente semplice da rendersi comprensibile a molti livelli culturali. L'insieme è piacevole, ma trovo alcuni passaggi "disordinati" : la famigliola felice trascinata nel vortice dell'epidemia che passa dall'assassinio per ragioni di sopravvivenza all'introspezione sentimentale di coppia, dà respiro all'incalzare della devastazione ma risulta stucchevole, fuori dal ritmo del contesto base e irrilevante come analisi psicologica degli stati emotivi(insomma a mio parere deludente). Ritengo sia difficile spiccare in un substrato come questo che ormai vede oltre a libri e racconti anche molta cinematografia e fiction. Approvo la scelta editoriale di offrire al lettore Gargoyle anche qualche testo al di fuori del generis tipico della casa editrice e spero che proseguano anche su questa "direttrice" alternativa.

Un virus inattacabile, un'epidemia a diffusione esponenziale che rischia davvero di cancellare l'umanità,i primi contagiati e le loro brevi e terribili agonie, la lotta degli esperti del CDC per trovare un vaccino...Fino qui tutto bene, poi il romanzo si invischia tra una spy story a livello internazionale non ben riuscita e scene di famiglia da carosello. Non manca l'happy end finale oltre che l'eroico sacrificio della bella ricercatrice. Comunque al di la di tutto una scrittura serrata e piacevole.Purtroppo in questo genere di storie è difficile non cadere nei tanti luoghi comuni . Sufficientemente godibile