Mary Terror

Ottimo.

Thrillerone di McCammon che intreccia una storia d’amore filiale con gli strascichi del terrorismo armato. Lo svolgimento è subito chiaro, senza tema di spoiler: una ex terrorista rapisce un neonato, la madre l’insegue. La curiosità del lettore è quindi rivolta alle modalità e infatti le redini della tensione sono tenute con maestria sino all’epilogo finale, per quanto telefonato. Quello che non mi ha convinto è il modo in cui McCammon ha risolto le figure dei terroristi ridotti, alla distanza, all’alternativa tra un vago pentitismo personale, con aggiunta di dannazione intima sine die, e un’arresa di fronte alla vuota, ma vincente, ideologia del dollaro. Gli ideali, se c’erano, erano dettati dalla moda hippie e fomentato dal consumo di droghe. Una visione semplicistica, poco condivisibile in ottica europea, ma

L'ho acquistato dopo aver letto alcune entusiastiche recensioni. Parte davvero molto bene, promette bene, crudo, violento, senza fronzoli, un pugno nello stomaco... ma come spesso accade a molto autori di thriller, anche McCammon non ha la coerenza stilistica di chiudere nello stesso modo in cui ha cominciato, tradendo la sua stessa scrittura, alla fine nessuna suspense, finale piatto e deludente ed anche un po' caricaturato. Occasione mancata a mio avviso, siamo lontani anni luce dalla scrittura del primo King e Bachman...