La donna macchina

Un bellissimo romanzo che rapisce, da leggere tutto d'un fiato. Una riflessione sul sottile confine tra macchina e uomo, tra animato e inanimato,confine che rischia di svanire quando l'inanimato viene investito sentimentalmente...in un gioco di sottili rimandi tra due mondi che sembrano così opposti. Ho apprezzato molto il modo in cui è impostata la narrazione è interessante e accattivante e anche il modo in cui sono delineati tutti i personaggi, in particolare quello di Cécilia-automa. Complimenti all'autrice!

Parigi. Settecento. Il conte Justin Sablé perde l'amata moglie Cécilia e decide di commissionare al folle artefice Vaucanson, costruttore di orologi, un automa del tutto somigliante all'adorata consorte. Nel libro, vincitore del Concorso Nazionale Mondolibro 2012, sono centrali i temi della memoria,della nostalgia, della riproducibilità dell'essere vivente e del rapporto tra la scienza e la vita quotidiana.