Il bosco dei sogni. Le mille e una notte dell'Europa mediterranea

Il libro presenta elementi interessanti, e pur cercando di tessere una trama complessa dove le fiabe occidentali si fondono in un unico mondo, l'autore non si addentra mai nella tradizione fiabistica e mitologica meno conosciuta restanstando sempre in un territorio familiare ad ogni lettore, ma lo stile scrittorio non è assolutamente all'altezza del progetto. Troppi i dialoghi in prima persona che sono troppo spesso inutili e ridondanti, troppe le ripetizioni che rendono la lettura davvero noiosa, il registro linguistico è eccessivamente semplice ed il linguaggio banale. Insomma, secondo me, questo libro si poteva fare meglio e con 200 pagine di meno.

L’autore unisce in cinque racconti dal carattere onirico, profondamente avviluppati tra loro, la tradizione delle fiabe e della mitologia greca ad elementi del mondo contemporaneo, in modo da rendere odierno il mito e al contempo farlo risplendere della sua luce più antica: vi possiamo incontrare Medea che parla in prima persona citando le Metamorfosi di Ovidio e la tragedia omonima di Seneca, ma la sua vicenda prende una piega completamente differente da quella tramandata dalla letteratura classica. In tutto e per tutto un libro fantastico, ambientato nel più profondo mondo del mito e della fantasia, dove la realtà scompare per far posto alle nostre percezioni più profonde, quelle che riusciamo a seguire grazie alla guida della nostra immaginazione, nel momento stesso in cui abbandoniamo tutte quelle sovrastrutture che oramai regolano e vincolano la nostra vita quotidiana. I racconti prendono il via dal fondo di una caverna di granito dove si trova una enorme biblioteca nella quale sono conservati tutti i sogni delle persone. Pochi ne conoscono l'ubicazione e quasi nessuno una volta entrato saprebbe trovare quel che cerca o capire il significato di un sogno perché i bibliotecari ciechi spostano continuamente i volumi e cambiano il sistema di catalogazione. Nessuno deve aver memoria di questi libri. Le pagine sono fatte con ali di farfalla e metalli preziosi, l'inchiostro è mistura di sangue di drago e sperma di unicorno e la rilegatura è creata con una speciale membrana di rettile preistorico volante: così questi tomi, tutt'altro che sottili, tra le mani non hanno alcun peso. In questo luogo segreto è custodito anche il Libro di tutte le meraviglie e soltanto Ga ha il permesso di consultarlo, perché non è un vecchio come tutti gli altri: non ha età e si trova ovunque, è lo spirito della magia che viene tramandata dai tempi e che permette di vedere con gli occhi del cuore ciò che le nostre straordinarie menti possono solo immaginare.

Lo presentano come un libro di fiabe, ma in realtà è molto di più. A tratti confusionario, incomprensibile e dalla difficile lettura. Ma, arrivati alla parte finale, si capisce che la confusione ha un senso ed è magnifico. Un libro da leggere perché ha un significato profondo, se si riesce a non mollarlo a metà!