L' anno 3000. Sogno di Paolo Mantegazza

Pesante come un macigno di infinite tonnellate. La narrazione non scorre, si blocca. Pesante, pesante, e ancora pesante!!!! Sicuramente anche un bambino nella lettura di questo romanzo si renderebbe chiaramente conto che sono delle note fuori posto date dalla contrapposizione in cui è ambientata la narrazione e lo stile della scrittura usata. L’ITALIANO nel vero senso della parola e della grandezza. Mantegazza usa infatti numerevoli cadenze o parole non più in uso nella lingua italiana usata in tutti i giorni, come per esempio GIUCO, EDIFIZI, COLLA (con la), COGLI (con gli) ecc. ecc. Scritto da Paolo Mentegazza nel 1897, è un romanzo di fantasia, anche se secondo me è più un diario di desideri dell’autore. Un diario in cui lui immagina attraverso il viaggio di Paolo e Maria forme di vita e di governo diverso da quelle vigenti nel mondo in quel periodo, ma allo stesso tempo lontane anni luce dalla realtà e in parallelo alla divulgazione delle idee e teorie Darwiniante, di cui lui era il principale divulgatore. Fisiologo ed antropologo, nel “romanzo” ma torno a ripetere: io lo vedo come un diario di vita desiderata, lui evidenzia per l’appunto la sua principale attività: l’antropologia, infatti in ne L’Anno 3000 lui descrive l’uomo dal punto di vista sociale, culturale, anche fisico e i loro comportamenti all’interno della società attuale.