Gli artigli degli angeli

Carroll è da molti anni considerato ,come uno degli scrittori più ispirati e visionari della letteratura americana.Purtroppo quest'ultimo romanzo è un mezzo passo falso.E' un libro molto noioso all'inizio e,mantiene un ritmo alquanto cadenzato fine alla fine.Interminabili dialoghi la fanno da padrone,in una trama che latita tra ricordi e terribili sogni a occhi aperti.Tutto qui, ed è davvero un peccato,vista l'originalità dell'idea base e l'inquietante tristezza di cui è impregnata la storia.Di sicuro non è un romanzo da buttare,viste le indiscutibili doti del suo autore (è facile cadere nel suo vortice visionario) ma lo sconsiglio a chi non sta attraversando un periodo particolarmente felice nella vita.

Il libro comincia bene, vivacchia stancamente e finisce in maniera scontata. Comincia bene, con una storia intrigante e inquietante, poi il ritmo cala, troppa vita personale del personaggio principale, che fa perdere l'attenzione sulla trama, e non si capisce dove vuole andare a parare. Beh, non va a parare da nessuna parte, i personaggi minori sono dimenticati nel corso del libro, e la biografia completa di Arlen Ford non aggiunge 1 virgola alla trama, ma almento un centinanio di pagine al libro. Deludente.

Bello, dissacrante....cattura la tua attenzione e non ti molla più!..bello anche l'intreccio tra i personaggi....è il primo libro che leggo di questo autore,ma certamente non sarà l'ultimo. Assolutamente consigliato.