Il seme dell'equilibrio

Sono rimasto positivamente colpito da questo romanzo fantasy ricco di avventura. La storia si sviluppa in un climax crescente di azione, risultando avvincente e appassionante per tutta la sua durata. Non mancano squisite descrizioni di luoghi fantastici che vengono ricreati attorno al lettore grazie all'accuratezza dell'autore. Il viaggio del protagonista tuttavia non è solo fisico ma si tratta anche di un viaggio interiore alla riscoperta di se stesso e di valori quali amicizia e amore, fondamentali per la riuscita di ogni impresa. Si tratta di una lettura che consiglio caldamente a tutti, grandi e piccoli, a qualunque lettore che abbia voglia di evadere dalla realtà quotidiana per approdare nel magico mondo delle tre terre, tra elfi Lavakiry e Photomary. Dalle pagine trasudano la passione e la fantasia di questo giovane scrittore che riesce a inserirsi nel vasto mare dei romanzi fantasy senza ricadere nelle banalità del genere, mantenendo invece il lettore sempre invogliato e curioso a scoprire il prosieguo della storia.

Tutto ha inizio a Laubren, un piccolo paesino, dove vive Brann, un giovane ragazzo all'apparenza come tanti altri, che si mantiene come la maggior parte dei suoi compaesani, vendendo le pellicce degli animali cacciati. La vita tranquilla di Brann viene sconvolta quando un bel giorno il passato, a lui ignoto, va a bussare alla sua porta. Da qui inizia la sua avventura che lo porta a scoprire terre lontane, popolazioni sconosciute e segreti inaspettati. Tocca proprio a lui, infatti, portare a termine una guerra che dura da secoli, una guerra che vede come oggetto di contesa il Seme dell'equilibro. A contenderselo sono il popolo di Brann, ovvero i Lavakiry, una razza ormai estinta proprio a causa di questa lunga e dolorosa battaglia, e i Photomary, che altro non sono che un popolo guidato dal male e assetato di odio. Un racconto di quasi 400 pagine caratterizzato da un linguaggio espressivo e mai monotono. Una trama avvincente che per tutti i 25 capitoli riesce ad intrattenere il lettore e a sostenere il suo interesse. Il tutto acquista maggiore valore se si pensa che si tratta dell'opera prima di un ragazzo di appena 23 anni. Ho apprezzato molto l'abilità dell'autore di saper scrivere sì un libro fantasy, ma anche un libro di riflessione. Ho trovato, infatti, alla base del romanzo, molti insegnamenti educativi. Davide Carboni ci ricorda, infatti, il valore dell'amicizia, l'importanza della propria interiorità e che alla base delle nostre azioni ci dovrebbe essere sempre e comunque il bene, in quanto l'odio e la guerra non vincono vai. Un romanzo che consiglio a tutti, adolescenti ma anche adulti. "Il Seme dell'equilibro" è per chi ha voglia di volare con la fantasia in luoghi lontani, ma anche per chi vuole riscoprire l'essenza dei buoni sentimenti, perché, infondo, come ci suggerisce l'autore:la chiave di tutto è sempre stata l'amore, semplicemente l'amore.