Il ciclo di vita degli oggetti software

Bellissima, attuale e interessante l'idea. Non ho apprezzato lo stile che ho trovato pesante, didascalico e noioso alla lunga. Voto medio a bilanciare le due cose.

Nell'ambito della narrativa di fs, l'approccio al tema dell'IA va dalla visionarieta' di Gibson al tecnicismo di Egan. Chiang sceglie una strada intermedia. Non si preoccupa di entrare nei dettagli del genoma software e del relativo motore di sviluppo, tenendo pero' poi conto dei problemi derivanti da obsolescenza e piattaforme hw. I suoi digienti non sono esseri simil-onnipotenti come Neuromante, ma si avvicinano piuttosto a degli adolescenti, con uno sviluppo cognitivo ed emotivo che passa attraverso l'esperienza e l'interazione con gli istruttori umani. Questi ultimi formano una comunita' speculare a quella digitale. Evolvono, cambiano lavoro, amano, sperimentano frustrazioni e delusioni. Chiang illustra in modo efficace un futuro prossimo di post-umani dove il confine fra genoma biologico e sw comincia a sfumare, dando il la' a legami inediti. Qualche refuso di troppo nella traduzione non inficia il piacere della lettura.