La terza via

Deludente ! L'ho comperato in una fumetteria attratta dalla copertina orientaleggiante.... ebbene...non fatelo. Un libro immenso, gigantesco e scomodo da maneggiare ....la brossura cede dopo poco che lo leggete. La storia parte lenta ed è ferraginosa,..i personaggi poco interessanti. Peccato perchè apprezzo il fatto che sia scritto da due italiani, ma ahimè, c'è sicuramente di meglio in giro.

Ho appena finito di leggere questo libro ed è una totale delusione. Parte molto lento e la trama è molto farraginosa, insomma molte idee ma molto confuse. Sembra quasi che gli autori abbiano raccontato se stessi in un mondo fantasy pseudo/orientale poco convincente, condito con una descrizione dei personaggi e dell'ambientazione abbastanza scarni. Il tutto è farcito con errori ortografici e/o grammaticali abbastanza gravi, e soprattutto per un libro di 800 pagine il formato brossurato non va bene perché arrivati a metà libro, la rilegatura va a farsi benedire. Insomma io sono per il made in Italy, ma se due menti hanno "partorito" sta roba, forse è meglio fermarsi qui.

Mia sorella Flaminia (che i due autori conoscono ; -)) mi ha prestato questo libro, che sto ormai finendo di leggere in questi giorni. Inizialmente ho dovuto dargli un po' di tempo, ma una volta inoltrata nella lettura non l'ho più mollato: ho trovato la trama coinvolgente, e rendere l'idea di un gruppo poco amalgamato e che nel tempo si definisce e fortifica sempre di più in tutti i loro vari aspetti psicologici, non è cosa così semplice da fare... qui, però, l'impresa mi pare riuscita benone. Alla fine ci si affeziona un po' a tutti -la mia favorita per ora è Naoko :P- e poi l'ispirazione alle varie culture lo rende affascinante. Critiche: qualche refuso ortografico, forse grammaticale, ma su quasi 800 pagine le sviste sono giustificate (io stessa ho in corso una storia da parecchi anni, e ogni volta che torno su un capitolo concluso trovo errori a non finire!); per il resto io avrei apprezzato ancor di più maggiori dettagli sulle descrizioni dei personaggi e degli ambienti, forse con un pelo in più di varietà in questi ultimi, ma prendetelo come gusto meramente personale. Il libro lo consiglierei senz'altro, anzi, spero di poter leggere un seguito!