Impasse. La casa dell'acqua

Che sorpresa trovare così tanti spunti in un'opera prima (a parte il saggio di esordio): c'è un vulcano in piena attività in Eleonora Monti. Immaginate di prendere tra le mani le saghe di Harry Potter e Twilight, qualche manga fantasy d'Autore, la saga di Gea di Luca Enoch, un pizzico (per ora) della fantasia visionaria di Tolkien... e miscelate il tutto fino ad ottenere qualcosa di unico, dove è evidente lo spiccato tratto caratteriale dell'Autrice, che sforna così un qualcosa di nuovo e assolutamente inedito. Quello che inizialmente può sembrare il classico fantasy adolescenziale si trasforma con lo scorrere delle pagine in una storia con tinte più fosche e lascia presagire sviluppi inizialmente imprevedibili. Una storia in evoluzione quindi, quella personale della protagonista (nel segno della continua Scoperta di Sé), che affronta un percorso di crescita al fianco di personaggi che nascondono verità e sfaccettature sempre nuove. Ad alcuni di questi non si può fare a meno di affezionarsi (penso ad Alain), altri si dimostrano l'opposto di ciò che inizialmente sembrano, e altri ancora lasciano il lettore con la curiosità di scoprirli in quelli che saranno i prossimi episodi di questa saga (e non c'è bisogno di leggere l'abstract per capire che ci sarà un seguito: alla fine delle 330 pagine si resta con la curiosità di leggere subito il resto, e si intuisce che il bello deve ancora cominciare!). Deliziose le descrizioni dei piccoli particolari, la voluta leggerezza dei contorni (non importa dove si trovi la scuola, da dove vengano e dove vivano i personaggi secondari... non è questo che interessa il lettore), l'ironia della protagonista... la descrizione del suo rapporto apparentemente così distante con i misteriosi genitori. E quando parla d'amore, il romanzo non si perde mai nella melensaggine, dimostrando di essere un'opera non ruffiana ma matura. Per tutti coloro che alla realtà che hanno davanti agli occhi preferiscono ciò che c'è "oltre".