Se fossi una strega

Se fossi una strega, non solo ci continua a raccontare le vicende di Mary, la ragazzina inglese protagonista del volume “Il viaggio della strega bambina”, sospettata e accusata ingiustamente di stregoneria sia in madrepatria che nell’America puritana del Seicento, ma si ricollega alla nostra contemporaneità attraverso la sua discendente, Agnes. Giovane studentessa universitaria con sangue nativo nelle vene, Agnes si imbatte nel diario pubblicato di Mary, un documento storico ritrovato dopo secoli all’interno di una trapunta (escamotage narrativo già esplicitato nel primo libro). La ragazza, leggendo queste pagine, prova una sensazione fortissima e capisce che Mary potrebbe essere quell’antenata a cui fanno riferimento le leggende della sua tribù di origine. Celia Rees sviluppa così un abile intreccio, caratterizzato dall’alternanza tra passato e presente, in cui Agnes entra in contatto con la ricercatrice che ha pubblicato il manoscritto e scopre, mediante l’aiuto di sua zia e di sogni estremamente vividi, quello che è successo a Mary dopo essere fuggita dal villaggio di Beulah. Lo stile di scrittura della Rees mi ha coinvolto molto e ho apprezzato come riesce a fondere elementi storici e romanzeschi, dando vita a personaggi palpitanti e sfruttando diversi punti di vista. Se nel primo volume prevale la cornice temporale dei processi alle streghe nelle colonie del Nuovo Mondo, in questo l’autrice si sofferma su un’altra grande macchia della coscienza collettiva americana: lo sterminio dei nativi. Lettura ideale per chi ama eroine femminili indipendenti e apprezza i romanzi con linee narrative che si sviluppano in epoche e luoghi diversi.

Racconto meno avvolgente rispetto al primo libro a cui la narrazione è legata. (Il Viaggio della strega bambina). La storia risulta comunque di facile lettura e scorrevole, l'autrice continua a descrivere la vita di Mary, ormai donna e poi madre, costretta ancora una volta a cambiare se stessa per poter sopravvivere nella società del Seicento e per poter vivere libera e fuori da ogni convenzione.

Un libro straordinario di una scrittrice ancora più incredibile. La trama è assolutamente appassionante e coinvolgente e la sequenza con cui si intrecciano le storie e i capitoli riguardanti Mary e Agnes non delude mai, restando sempre imprevedibile e veloce. La sovrapposizione tra le due figure femminili è inevitabile e da ancora di più un senso di continuità e relazione tra le differenti vite delle protagoniste. Nonostante la differenza abissale tra le due società cronologicamente distanti si riescono a trovare molti punti d'incontro tra le due avventure. Naturalmente molto suggestivo è il riferimento all'arte magica e sacra dei nativi d'America che rende a volte la narrazione surreale e fantastica. Assolutamente un libro da non perdere!