666. Io sono il diavolo

Romanzo schizoide, confusionario, terribilmente affascinante. Una sorta di autobiografia dell'angelo caduto, il figlio dell'alba, il portatore di luce: Lucifero. Milton probabilmente non amerebbe la vulcanica prosa di Duncan ma si infatuerebbe non poco di questo Diavolo bastiancontrario, derelitto, terribilmente acuto, esempio supremo di libertà ed indipendenza. Bellissime le pagine che descrivono la sua presa di coscienza: il momento fatidico della rivendicazione dell'individualità quando il suo canto angelico diventa insipiegabilemente stonato. Bello ed inaspettato il finale. Un libro non facile da leggere ma che mi sento di consigliare davvero a tutti.

Nonostante la demonologia, l'angelologia e la cultura sostanzialmente filosofica e profonda che per così dire sostengono le elucubrazioni luciferine di questo libro, non sono riuscita ad apprezzarlo. La narrazione procede su due piani (quello del presente, proprio dell'angelo caduto incarnatosi in un umano e quello metatemporale della creazione, del paradiso terrestre e della ribellione angelica), causando notevole confusione e straniamento nel lettore; le elucubrazioni dotte e dottrinali dell'autore risultano spesso di non facile comprensione o interpretazione. Infine, per i contenuti trattati (spesso blasfemi) e per le estreme e gratuite volgarità elargite a piene mani, è una lettura sconsigliata sia ai credenti sia alle persone più sensibili e pure d'animo.

Qualche giorno fa’ ho concluso questo libro e non mi è minimamente piaciuto. Ho trovato il romanzo noioso, privo di interesse, soprattutto nella prima metà, e l’ho finito giusto per non abbandonarlo. La storia è quasi inesistente ed è costituita dal racconto in prima persona di diversi episodi della creazione e della battaglia contro Dio dal punto di vista di Lucifero. La scrittura è molto spesso ironica ma non è riuscita a catturare la mia attenzione. Qui troviamo una storia un po’ diversa da quella che si legge nella bibbia, dove appare un diavolo tutto sommato non molto cattivo e un Dio piuttosto capriccioso ed egocentrico. Il libro racconta di un patto stipulato tra il diavolo e Dio, quest’ultimo gli propone di reincarnarsi per un mese in un ospite umano e se si comporterà giudiziosamente potrebbe essere riammesso in paradiso. Naturalmente il diavolo tutto ciò lo prende come una vacanza e si dà ben presto agli eccessi. Questo romanzo, nonostante tutto, fa riflettere anche se non lo consiglio come lettura soprattutto se si vuole far passare un po’ il tempo. Di tutto ciò attualmente si sta pensando di sviluppare un film che potrebbe non essere esportato in Italia per via di come è mostrata la religione.