Angel. Maximum Ride

Che noia!!! Un vero tour de force questa serie che ormai da qualche volume ha chiaramente e definitivamente esaurito ogni idea davvero brillante e ogni pretesa di novità. A parte la favolosa trilogia iniziale che resta sempre e comunque valida e affascinante, di nuovo qui non c'è assolutamente nulla: la storia è sempre quella, le avventure si ripetono sempre uguali ogni singolo volume, i cattivi sono sempre gli stessi innominati e innominabili, i personaggi e le loro relazioni (Max e Fang sono ormai una prevedibile e triste banalità da soap opera) non cambiano mai e spessissimo neppure le battute che recitano...Davvero CHE NOIA! Qui poi c'è anche l'aggravante di una narrazione confusa, ripetitiva, banale e lacunosa, quasi che l'autore stesso si fosse alla fine stancato di scrivere non trovando più nulla a cui aggrapparsi per continuare la storia. Meno male che a quanto pare manca solo un volume e poi è fatta...

Settimo volume della saga di Maximum Ride, una specie di XMEN adolescenziale. Dopo i primi 3 episodi, che rimangono i migliori della serie e che mi avevano assolutamente stregato, devo riconoscere che la storia si è un po' involuta. Gli stessi punti deboli riscontrati dal quarto volume in poi fiaccano in qualche modo anche questo nuovo episodio, la trama è esile, succedono troppe cose troppo velocemente e i super nemici che dovrebbero giustificare il dovere di Max di salvare il mondo (tormentone che Patterson va ripetendo sin dal primo volume) alla fine non sanno andare più in là che dire qualche cattiveria e piazzare un po' di esplosivo. Detto questo, ci sono comunque molte cose buone, su tutte la narrazione in prima persona di Max, ironica, pungente e deliziosamente ruvida, e i tanti personaggi intriganti, vecchi e nuovi, che riempiono le pagine di dialoghi taglienti, situazioni comiche, epiche e a modo loro romantiche, visto che la tormentata love story tra Max e Fang la fa da padrona praticamente in ogni capitolo. Soprattutto nel finale la storia prende quota e raggiunge i livelli migliori, tanto che il libro si finisce in un attimo, restituendoci a sprazzi i fasti dei primi volumi.