L'occhio del Golem. Trilogia di Bartimeus. Vol. 2

Dopo aver divorato "L'amuleto di Samacanda", mi sono precipitato a comprare il secondo volume della trilogia e le (alte) aspettative sono state ben ripagate. Se solo potessi evocare Bartimeus per ascoltare dalle sue labbra tutta questa meravigliosa irriverenza...

Stroud si conferma un ottimo scrittore, dall'ironia pungente quanto deliziosa. In questo secondo volume vediamo in più la sua bravura nel far evolvere i personaggi durante la loro crescita, rispetto al libro precedente. La traduzione è ottima: calzante, scorrevolissima, varia: sa seguire efficacemente l'originale nell'accostare con maestria lessico forbito e termini colloquiali, con effetti che vanno dall'esilarante al profondamente poetico. Rispetto al primo volume c'è una maggiore suspence, che non guasta, ed è interessante l'introduzione in primo piano della Resistenza. Leggerò con piacere il terzo capitolo. (Detto per inciso, ho trovato molto divertente il fatto che i "comuni" inglesi siano mostrati più o meno sempre nell'atto di bere il tè...)

In questo secondo libro Nathaniel sta caratterialmente cambiando e deve ancora "decidere" che tipo di persona vuole diventare. La descrizione di Londra e di Praga sono interessanti; coinvolgente la storia...