Il leone d'Irlanda

....alla lunga e' po' noioso ed ho fatto fatica a finirlo....

Questo romanzo ha, nelle sue fondamenta, alcune premesse che mi sono care: ambientazione storica, personaggi fieri e umani, esempi di forza e magnanimità, grandi battaglie. Racconta le gesta di Bian Boru, entrato nella leggenda per aver strenuamente combattuto, in nome della sua amata Irlanda, contro i vichinghi intorno all’anno mille. Mi sono avvicinato con sincero affetto, ma, seppure con dispiacere, devo ammettere che non sono riuscito a calarmi nell’atmosfera. Mi è mancato un certo senso di potenza e imperiosità che questo genere di storie dovrebbe evocare, quel pizzico di adrenalina in più per mantenere viva la mia attenzione. La lettura è sicuramente scorrevole, con situazioni mai banali che aprono il loro raggio verso il cambiamento interiore del protagonista provato dalle vicende che affronta; la sua umanità cresce col tempo e si mescola all’istinto del guerriero che lo ha sempre accompagnato. Concludendo: un buon libro sotto molti aspetti, ma non mi ha conquistato.

Ho scelto di leggere questo libro dopo aver deciso di fare un viaggio in Irlanda, per cercare di immedesimarmi nella storia e nella cultura irlandese. Devo dire che la scelta di questo romanzo storico - magistralmente scritto dalla Morgan - è stata quanto mai azzeccata, visto che leggendolo mi è sembrato di vivere in prima persona nell'affascinante medio-evo celtico. Via, via che la lettura procede ci si appassiona sempre di più alle storie e alla vita di questo gran personaggio realmente vissuto che è Brian Boru. Mi è risultato peraltro strano constatare che un condottiero di tale spessore - sia pur confinato nell'isola irlandese - è per la maggior parte di noi un perfetto sconosciuto. Sicuramente consigliatissimo a tutti coloro che amano la storia, l'Irlanda, il Medio Evo o il mondo Celtico. Vedere dal vivo, durante il viaggio, alcuni dei posti descritti nel libro, ha dato alla mia lettura quel tocco in più ...